marco-rinalduzziÈ venerdi sera. Viaggio su facebook. Leggo il mio amico Marco Rinalduzzi (perdonami per la licenza Marco, ma su fb mi onoro di esserti amico), scrive: “Oggi comincia una cosa a cui tenevo moltissimo. Un grande tour con il mio artista preferito: Claudio Baglioni. Abbiamo fatto delle prove dure e difficili, e sarà uno spettacolo bellissimo, per una serie di motivi legati tra loro. Ovviamente palco di grande qualità, tecnici bravissimi e grandi musicisti. Ma il segreto è veramente uno solo. La bellezza delle sue canzoni e la sua maniera di essere artista vero, sincero, pieno zeppo di umanità e di enorme gentilezza. Io sono molto grato e sicuro di arricchirmi di una esperienza straordinaria.”
Marco Rinalduzzi è uno dei miei chitarristi preferiti dai tempi in cui l’ho visto all’opera con Gegè Telesforo in un concerto di cento anni fa alla fiera del levante di Bari con Marcello Surace, un altro grande, alla batteria, Alex Gwiss alle tastiere e Marco Siniscalco al basso. Bel concerto. Leggere Marco Rinalduzzi – dicevo – ha acceso in me una improvvisa e incredibile voglia di Baglioni. L’ultimo disco che ho ascoltato di Baglioni è stato “Assolo”. Un triplo vinile fantastico. Non ricordo di che anno. Poi di lui mi è piaciuta tanto “Mille giorni di te e di me” con un altro amico (questo lo conosco davvero) al pianoforte: il grande Danilo Rea. Ho passato gran parte della mia vita dai dodici anni in poi a “insultare” le mie amiche e parenti Baglioni-dipendenti. Ma oggi lo ammetto. A me Claudio Baglioni piace. Gli arrangiamenti dei dischi di Baglioni sono stellari. I musicisti che sceglie per i tour sono straordinari. La serietà di Baglioni, la compostezza, la professionalità gli si leggono lontano un miglio. Sto ascoltando “Per il mondo tour 2010” registrato alla Royal Albert Hall di Londra. Baglioni mi emoziona. Baglioni è grande! Però Claudio ti prego la giacca che avevi a Sanremo vedi di bruciarla!!! 🙂