mafiarockDalla lettura di Bari.Repubblica.it, non ho potuto fare a meno di notare due particolari “Lezioni” offerte ai baresi in questo ultimo periodo. Le prime sono le “Lezioni di Rock“ di Ernesto Assante e Gino Castaldo che animeranno la vita culturale barese dal 20 gennaio al 18 maggio al cinema Showville, con appuntamenti molto interessanti dedicati quest’anno ai “dischi senza i quali non si può vivere”, da Bowie a Springsteen, ai Baeatles, ai Clash, fino ad arrivare a De Andrè, a Bob Dylan, agli Who, a Michael Jackson e agli U2 (info http://showville.net).
Le seconde sono un po’ più particolari. Sono le “Lezioni di Mafia”, offerte da un padre al figlio sedicenne. La storia “da film” è emersa da una serie di indagini dei Carabinieri, che hanno portato in carcere una decina di persone, appartenenti ad una organizzazione criminale che spacciava droga nel Nord barese. Nelle intercettazioni ambientali, si ascolta l’insegnamento del padre a suo figlio, al quale fornisce una accurata distinzione fra i vari gradi di affiliazione, da quello di ‘camorra’ alla ‘picciotteria’ e allo ‘sgarro’.
C’è una questione di fondo. Dalle nostre parti le seconde sono molto più frequenti delle prime e spesso, i cittadini per bene, fanno finta di scandalizzarsi di fronte a situazioni di tale degrado sociale. Ma siamo tutti bravi a tagliare fondi a cultura e sociale. Servirebbero molte più Lezioni di Rock, e magari anche di Pop, di Classica e di Liscio. Sempre meglio di affidare giovanissimi ragazzi a papà premurosi come quello nell’articolo.