Nella bellissima giornata degli 11.000 corridori alla DeeJay 10 di Bari, due episodi di inaudita violenza macchiano lo sport pugliese, in questo soleggiato week-end.
A Foggia, nella notte una bomba carta è stata lanciata all’interno del pastificio Tamma, di proprietà dei fratelli Sannella, patron della squadra di calcio. Sempre a Foggia, hanno incendiato l’auto al bomber Iemmello e per finire un’altra bomba carta è stata lanciata nel giardino dell’abitazione del centrocampista Busellato.
Perchè? Con ogni probabilità a causa della sconfitta del Foggia nel derby contro il Lecce per 1-0.
A Bari, il giovanissimo arbitro triggianese Tiziano Albore, è stato oggetto di una vera e propria caccia all’uomo al termine della gara del campionato allievi disputatasi in un campo di calcio di Japigia, tra Virtus Palese e Levante.  Trauma distorsivo al dito medio di una mano e contusioni al volto e alla coscia, dovute alla malvagità e all’ignoranza di una ventina di genitori che assistevano alla partita e ad alcuni dei giovani calciatori.
Perchè? Pensate un po’, perchè la Virtus Levante ha perso la partita della vita. Quella che avrebbe portato questi giovani calciatori (?) direttamente nell’olimpo del pallone.
Assurdo!
Per fortuna ci restano gli sport “poveri” a rispettare quei semplici valori che tutti gli atleti, i genitori, i tifosi, dovrebbero ricordare, ogni qualvolta la sete di violenza e vendetta, ci rende tutti miseri antisportivi.

Lo spirito del vero sportivo – atleta e spettatore – è stato codificato dal CIO (Comitato Internazionale Olimpico) in un apposito codice, i cui punti, dovrebbero essere tenuti a mente, quando lo sport perde di vista il suo scopo e i suoi principi.

L’atleta è un vero sportivo quando:
– pratica lo sport per passione;
– lo pratica disinteressatamente;
– segue i consigli di coloro che hanno esperienza;
– accetta senza obiezioni le decisioni della giuria e dell’arbitro;
– vince senza presunzione e perdi senza amarezza;
– preferisce perdere piuttosto che vincere con mezzi sleali;
– anche fuori dallo stadio ed in qualunque azione della tua vita ti comporti con spirito sportivo e con lealtà.

Lo spettatore è un vero sportivo quando:
– applaude il vincitore, ma incoraggia il perdente;
– pone da parte ogni pregiudizio sociale o nazionale;
– rispetta la decisione della giuria e dell’arbitro anche se non la condivide;
– sa trarre utili lezioni dalla vittoria e dalla sconfitta;
– si comporta in maniera dignitosa durante una gara;
– agisce sempre ed in ogni occasione, tanto dentro quanto fuori dello stadio, con dignità e sentimento sportivo.