CAPURSO (BA). C’è tutto un mondo che si muove attorno a chi vive con tanta difficoltà un momento già molto complicato come la pandemia da covid-19: vuoi per le condizioni di disagio socio-economico, vuoi perché afflitto da disabilità o vuoi perché il tempo passa e le condizioni psico-fisiche non sono più le stesse di prima. Grazie ad una serie di sovvenzioni comunali e al cuore delle associazioni capursesi, si sta sviluppando una rete sempre più fitta di persone e di soggetti collettivi che incrociano i bisogni espressi dalla nostra società.
Anche quest’anno potrà essere utilizzato il contributo per l’organizzazione dei Centri Estivi. Il progetto denominato “Open Village” è stato avviato grazie ad un processo partecipato a cui hanno aderito tutte le associazioni che operano sul nostro territorio, che spinte da grande entusiasmo hanno proposto diverse azioni progettuali. Il Governo ha stanziato circa 38 mila euro ed ha stabilito che l’iniziativa può protrarsi fino al 31 dicembre. Quindi è stata suddivisa in due fasi: la prima, estiva, e l’altra, a supporto e sostegno delle attività scolastiche. L’assessorato alle politiche sociali ha affidato il coordinamento all’aps Civitas Mariae, che si è avvalsa della professionalità della psicologa Silvia Perrino e dell’assistente sociale Raffaella Lanotte per l’elaborazione del contesto progettuale entro il quale operano le associazioni Football Club, Polisportiva Orsa, Capursello, Terrapulia, Progetto Pleiadi, Ecotour, Dynamic Lab, Bio Ambra New Age, Albatros e Il Re del Tempo, oltre all’Azione Cattolica.
“Con il progetto Capurso Open Village rendiamo concreta la nostra idea di comunità educante. – spiega Mariella Romano, assessore al welfare del Comune di Capurso – Un’idea che sta superando i confini del progetto stesso e tocca tutti i soggetti che lavorano per promuovere la crescita e lo sviluppo delle bambine e dei bambini soprattutto degli irraggiungibili per sostenere le competenze dei genitori”.
“I bambini e adolescenti hanno subito un impatto durissimo a causa della pandemia, che ha messo in luce vecchie e nuove criticità. È doveroso da parte delle istituzioni essere vicino alle fasce più giovani della popolazione, far sentire loro l’attenzione e la vicinanza dell’Amministrazione comunale – spiega Rosanna Di Gemma, consigliera comunale e volontaria dell’associazione Civitas Mariae – Abbiamo pensato di mettere in campo un progetto per contrastare gli effetti negativi dell’isolamento e consentire un ritorno gioioso alle relazioni”.
“È stato possibile realizzare questo ambizioso progetto grazie al coinvolgimento di gran parte delle realtà del terzo settore capursese, che, come sempre, si è offerto alla Città con le proprie risorse e le proprie competenze – afferma il Sindaco Michele Laricchia – La presenza dei tanti giovani, volontari e professionisti, impegnati nel progetto diventa una grande opportunità che farà di questa, una grande esperienza di Comunità. L’estate e l’allegria è lo slogan giusto per ricominciare a vivere, a socializzare, a trascorrere momenti spensierati e gioiosi, trasformando il nostro paese in un grande villaggio turistico in cui c’è sempre qualcosa da fare per i più giovani e non solo”.
Vito Giardino
Responsabile della comunicazione del gruppo politico
Michele Laricchia Sindaco di Capurso
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