artisti di strada fanoje

Fanoje 2014. Una istantanea artistica di Giuseppe Mariella, rappresentativa di una manifestazione bellissima e riuscitissima. A memoria di una delle più belle serate che Capurso abbia mai conosciuto.

Avete presente quando a scuola la prof di Italiano correggeva i compiti in classe sottolineando gli errori con la penna rossa?
Bhè, faccio la stessa cosa anch’io. Anche se non mi sento assolutamente un prof, ma posso garantire che gli errori grossolani scritti dal quartetto Ringhiani-Liso-Castellano-Capobianco sono di una tale inesattezza che anche il mio nipotino in prima elementare potrebbe correggere. La questione è che per tentare di vincere le elezioni, il PD di Capurso, ha come unica strategia quella di dichiarare il FALSO e INFANGARE il lavoro dell’amministrazione Crudele e in particolare, con l’articolo pubblicato qualche giorno fa su Paese & Paesi, l’operato mio, di Mario Costantini e di Gioacchino Carella. Ma entriamo nel merito:

Ecco a cosa servivano i nostri soldi! Ecco perché è stato necessario applicare una TASI al massimo, al 3.3%: a Capurso servivano – più del pane – un palco, delle sedie nuove, luminarie natalizie e la celebrazione di una festa popolare, degna del Re Sole!

L’Amministrazione comunale di Capurso Punto e “D’Accapo” che, a questo punto, possiamo ipotizzare abbia tra le sue fila il Grande Gatsby, ha così stabilito:

Con determina n. 180 del 13 novembre 2014 sono stati stanziati €. 16.000,00 per le luminarie natalizie: quasi il doppio rispetto a paesi che… sono il nostro doppio (Putignano, Conversano etc…)!!!”

Penso sia assurdo dire questo dopo una delle più belle feste della Fanoje di sempre e dopo un evento che resterà unico nella storia di Capurso come la proclamazione a Civitas Mariae, due momenti per i quali il paese ha mostrato il suo volto migliore. In tre giorni abbiamo visto migliaia di persone provenienti da tutta la Puglia per le vie del centro di un paese bello, ma non certo una città d’arte.
Altre amministrazioni chiedono soldi ai commercianti per illuminare le città, a Capurso, in questi tempi di crisi, abbiamo preferito fare da soli. Per fortuna abbiamo i conti a posto e possiamo permettercelo. Insomma: alla gente piace vivere in un paese “vivo” e sereno, una serenità che costerà circa 1 € a cittadino.

Con delibera n.183 del 20 novembre 2014, ha determinato di procedere all’acquisto di un palco, di sedie, di faretti su asta, di attrezzature elettroniche per la Biblioteca e la sala Consigliare, stanziando €.20.000,00;”

A mio avviso si chiama programmazione. Il noleggio di un palco come quello acquistato costa 1.000 € al giorno, comprandone uno da 10.000 euro, che resterà a disposizione della città per anni, presto avremo ammortizzato la somma e il Comune risparmierà un sacco di soldi. A Capurso ci sono tante manifestazioni organizzate da altrettante associazioni culturali che si servono dei palchi per le loro esibizioni. Basta vivere il paese per saperlo.
Stesso discorso per sedie e attrezzature, che non dovremo più noleggiare. Investimenti mirati fatti da chi sa il fatto suo. Mentre come è noto i conti del PD capursese sono sempre sbagliati.

Per il periodo natalizio, ovvero per la Fanoje, Spendi a Capurso e vai in vacanza, la pubblicazione di Comunicare (perché la comunicazione non deve mai mancare) e l’edizione natalizia del mercatino e di due mercati altri €. 20.800,00 (determina n.185 del 20 novembre 2014).”

La Fanoje ha portato in piazza migliaia di persone (molte non capursesi) che hanno speso nei negozi del paese ed è costata meno di 1 € a cittadino. Niente rispetto ai risultati ottenuti. I soldi del Comune sono serviti a pagare lavoratori e maestranze. Noi vogliamo che anche a Capurso ci sia la possibilità di divertirsi e che non si debba sempre andare a Noci o a Conversano.
Lasciamo perdere poi il discorso “Spendi a Capurso e Parti in Vacanza”. L’iniziativa è nata nel 2005 grazie a un’idea di Francesco Crudele. Una delle poche cose decenti fatte dalla nazionale di De Natale. È saltata una sola edizione quando assessore al commercio era Stella Castellano. Ho detto tutto! Anzi qualcos’altro ce l’avrei da dire, visto che in realtà la Castellano un’edizione è riuscita a farla avvalendosi di qualche “gioco di prestigio”.
L’iniziativa in questi anni ha portato decine di migliaia di euro nelle casse dei commercianti capursesi togliendole ai grandi centri commerciali. Grazie anche a iniziative come queste, Capurso è una delle pochissime città che registra un saldo attivo nel commercio, con molti più negozi che aprono rispetto a quelli che chiudono. “Spendi a Capurso e parti in vacanza” costa al Comune 2.000 euro: 15 centesimi ad abitante. Di cosa stiamo parlando?
La comunicazione non deve mancare e non mancherà mai. Sono finiti i tempi delle azioni amministrative segrete, fatte senza informare i cittadini, noi siamo per la partecipazione e per il confronto.
Il più grande partito di Capurso non ha argomenti e da i numeri! Peccato che gli unici numeri reali che avrebbero potuto pubblicare li hanno tenuti nascosti. Ovvero quelli del grande risultato delle primarie. Vantano il dato più basso (in proporzione abitanti/voti) della provincia di Bari e questo risultato è la conseguenza di una politica sbagliata, senza strategie. L’unica strategia del PD è quella di affondare tutto quanto l’amministrazione Crudele mette in atto.
Continuino così, si facciano del male.

A fare i conti della serva, si parla di €. 56.800,00 per manifestazioni e dintorni, che sono l’autentica passione di questa amministrazione. Zuccherino su questa succosa torta, sono gli immancabili manifesti: ben TRE per Fanoje mercatini e simili che aggiungono qualche altro spicciolo di irrinunciabile spesa del danaro pubblico (altri. €. 750,00 circa di spesa corrente). Ma la cosa grave è che la somma non fa il totale.

Si è da poco celebrato un Consiglio Comunale in cui l’assessore UniCulturita, Michele Laricchia, ha dichiarato pubblicamente che, a Capurso, sono stati stanziati solo €. 60.000,00 all’anno per il suo Assessorato. Peccato che tra manifestazioni e spese a corollario, per le feste natalizie e dintorni (meno di un mese), in un solo giorno se ne stiano spendendo altrettanti! Se a questi si aggiungono tutti i soldi “utilizzati” nell’arco dell’anno, le cifre lievitano in maniera esponenziale. Ci pare evidente che, per l’Assessore Laricchia, la somma non fa il totale!”

La cosa grave è un’altra. Dicono bugie a secchiate. Vogliono vincere le elezioni con le bugie. La spesa in attività ricreative e culturali è di 60 mila euro annue esclusa la Fanoje, che ripeto, è costata al comune 15 mila euro. L’ho già detto in Consiglio Comunale, dove ovviamente le mani pensanti del PD non erano presenti.
Bugie a go go anche sul tema manifesti: il Comune ne ha fatti due. Uno per la Fanoje e l’altro per il Villaggio di Babbo Natale e i Mercatini. Il costo dei manifesti è di 180,00 € per tipologia. Il totale fa 360,00 € e non come dicono 750,00 €.
Gli altri manifesti visti in giro o sui social non sono pagati dall’amministrazione ma dai singoli organizzatori/partecipanti alla Fanoje. BUGIARDI!!!

A queste “inesattezze e piccole sviste su pochi spiccioli” si aggiunge, l’ancor più grave commistione, tra i soggetti che ricoprono un ruolo istituzionale e le associazioni, cui spesso sono delegate le manifestazioni ed erogati fondi pubblici. Michele Laricchia, Mario Costantini, Gioacchino Carella, sono tesserati e/o svolgono ruoli rilevanti in Multiculturita, Maschere e Tamburi, UTE : loro se la cantano, loro se la suonano e loro, SOPRATTUTTO, firmano i provvedimenti in cui si auto-erogano i finanziamenti comunali. Quest’amministrazione fa tanto parlare di anti-politica, ma ha politicizzato, a proprio uso e consumo, le associazioni cui aderisce.”

A questo non intendo assolutamente rispondere. È bassa politica. Ci hanno attaccati già altre volte su questo tema. Hanno anche inviato documenti in Procura. Ma siamo ancora qua, qualche motivo ci sarà! Quello che spesso dimenticano questi signori è che questa amministrazione non fa clientela politica con i contributi. Questa Amministrazione nel 2011 ha portato in Consiglio Comunale un regolamento chiaro e inoppugnabile per l’accesso ai contributi. Questa Amministrazione, a differenza di quelle precedenti di cui Castellano e Capobianco hanno fatto parte, e di cui Liso e Rignani sono stretti parenti, non ha mai dato contributi a pioggia ad amici ed elettori, ma ha stabilito regole oggettive, riconoscendo contributi alle associazioni, per manifestazioni che costano molto ma molto di più del contributo concesso. Per chiudere, visto quello che succede in Comuni guidati da partiti di destra o sinistra che siano, sono fiero di essere parte di un movimento civico “per davvero”. Molti di noi vengono dal mondo delle associazioni. Le stesse associazioni che hanno cambiato il volto di questo paese. Il movimento civico è stato la forza di questa amministrazione. Il Sindaco non è mai stato sotto ricatto. E soprattutto, tenendo a distanza certi partiti, si tengono lontani gli scandali a cui ormai paesi e città guidati dai “grandi” partiti politici ci stanno abituando: Roma docet!

La domanda che però, maggiormente ci assilla è: cosa ci resterà? Pochi minuti di festa giustificano i costi che dobbiamo sopportare? Non si potrebbero destinare questi danari diversamente?”

La domanda se la dovranno porre nel momento in cui saranno eletti a governare il paese. A parer mio sarà la fine.
Sarà un tragico ritorno al passato. Un paese spento, con un Comune che non comunica con i propri cittadini; un Comune che scambia i “diritti” per “favori” del politico di turno; un Comune dove le associazioni che avranno la fortuna di avere contributi economici dovranno “ringraziare” i politici e regalare loro decine di biglietti omaggio per le manifestazioni; un Comune dove i commercianti sono solo “elettori” e non una categoria da salvaguardare, al pari di tutte le altre categorie produttive; un Comune dove gli alunni sono “figli di elettori” e non il “futuro della comunità”. Lasciamo perdere è meglio. Non voglio rovinarmi la giornata.

Ad oggi l’amministrazione millanta di aver fatto tanto. Ma la verità è che, se si escludono i finanziamenti regionali ottenuti (che per la villa ed i giardinetti nella zona 167 dobbiamo comunque restituire), con il danaro esatto con le nostre tasse, non è stato fatto assolutamente NIENTE.”

Non abbiamo bisogno di millantare, perché parlano i fatti. Piuttosto rido nel sentire che dovremmo “Restituire i soldi della villa”. Affermazione di unignoranza pazzesca; anche i bambini sanno che i fondi FESR sono a fondo perduto. Quanto alla 167, rivendico il nostro impegno per un quartiere fino a ieri dimenticato. A proposito: perché non contiamo tutti i soldi comunitari, ministeriali e regionali che questa Amministrazione è riuscita a intercettare vincendo bandi per realizzare opere pubbliche? Quello sì che sarebbe un dato interessante!
Noi andiamo avanti convinti. Continueremo ad essere vicini alle associazioni (TUTTE!). Continueremo a fare investimenti materiali e immateriali. Continueremo a camminare a testa alta in questo paese. Ce lo possiamo permettere. Dopodichè, la gente deciderà se farcelo fare per altri 5 anni oppure no. Ma basta con le chiacchiere. Cercate di spiegarci cosa di buono volete fare voi che è meglio….