Al Consiglio Comunale di ieri non ho partecipato perchè non avevo punti che riguardavano i miei assessorati e ho preferito lavorare fino a tardi con l’ing. Rotondo, capo settore dei Lavori Pubblici. Stiamo spingendo il più possibile sull’acceleratore per avviare alcune importanti opere pubbliche. Giardini di largo San Francesco in primis. Il consiglio l’ho seguito in streaming e in alcuni momenti le parole di alcuni consiglieri mi hanno davvero devastato per la pochezza di contenuti. Ma non voglio ne scriverne e manco parlarne. Non serve a nulla. Umberto Eco, tra le magnifiche parole che ci ha lasciato in eredità, diceva “ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria”. E in alcuni casi, in questi anni, sia in consiglio, sia nella dialettica social, si è parlato e scritto, più per odio e rancore personale che per contenuti.
Ma di una cosa voglio scrivere. Ieri mattina, stranamente nel giorno del Consiglio Comunale, un testata giornalistica locale, ha tirato fuori una determina del 30 aprile scorso, divulgando la notizia della rinuncia dei gettoni di presenza di alcuni consiglieri. Una mossa fatta solo ed esclusivamente per accendere un becero dibattito politico approfittando della più grande crisi sanitaria ed economica che si ricordi. Il giornalista ha fatto il suo mestiere, mentre chi gli ha segnalato con quasi un mese di ritardo la determina, ha tentato di fare becera politica facendo una lista di Buoni e Cattivi. Di chi ha fatto la cosa Giusta e di chi invece quella Sbagliata. Proprio come nella canzone di Vasco. E in un momento orribile come questo, il tentativo di certa gente è ancora solo e soltanto quello di dividere anziché unire. Tipico di chi è perennemente in campagna elettorale e non ha manco il coraggio di dirlo.
E poi sui social, spinti dagli haters politici, “bravi i Consiglieri che l’hanno fatto, ma perchè non tutti?” E’ un povero e tipico tentativo di fare politica e campagna elettorale di chi non ha nulla da dire, da proporre, da mettere in campo. Ognuno fa beneficenza come vuole. Chi rinunciando ai gettoni e alle indennità, chi andando a prelevare dal bancomat e consegnando direttamente il “voluto” nelle mani di chi si occupa da sempre del mondo della carità, chi bonificando somme a uno dei tanti iban disponibili per far del bene, chi andando in prima persona a scaricare e caricare pacchi da destinare a chi ha sofferto l’emergenza economica da Covid-19. La Carità e il Bene si fanno in silenzio. Non c’è bisogno di amplificatori. Cosa che i nostri consiglieri di maggioranza che hanno rinunciato ai gettoni non volevano affatto. Cari haters, invece di pensare a cosa hanno fatto i consiglieri e gli assessori, iniziate a pensare a cosa fate voi. Non nel momento dell’emergenza, ma sempre. Tutti i giorni dell’anno. La mente umana tende alla semplicistica divisione tra Buoni o Cattivi, tra Giusto e Sbagliato solo per pigrizia. In questo modo si commette l’errore e si corre il rischio di dividere. Penso che in questo momento storico dovremmo invece sforzarci di unire, non a dividere. Buona giornata.

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