Appuntamento a Capurso, in Piazza Gramsci, la sera del 7 dicembre.

È tutto pronto per la Fanoje, la più antica festa capursese, in cui si mescolano significati sacri ed aspetti profani. Un tempo, in ogni strada del paese s’accendevano falò (fanoje) che venivano preparati con orgoglio dagli abitanti dei rioni con l’aiuto dei contadini, i quali portavano dalle campagne rami d’ulivo e tralci di vite. Secondo la leggenda, i falò dovevano servire alla Madonna perché potesse asciugarvi i pannetti di Gesù Bambino, ed anche, secondo una visione più profana, perché fossero cacciati dal paese gli spiriti del male. Quando ormai tutta la legna era bruciata sulla strada rimaneva un immenso fuoco, con cui ciascuno riempiva un braciere per tener viva la fiamma della fede, ma anche – perché no? – per tenere calda la casa durante la notte.
Intorno al fuoco si era soliti consumare taralli, ceci fritti, calzone di cipolla, il tutto annaffiato da un buon bicchiere di vino. La musica di un mandolino poi dava il via alle danze.

Quest’anno a riscaldare il centro storico ci sarà una sola grande Fanoje, quella di Piazza Gramsci, nel cuore di Capurso, che come da tradizione, si incendia alle ore 20 del 7 dicembre dopo il corteo aperto dal Gruppo Sbandieratori e Musici Civitas Mariae, la benedizione del parroco don Tonio Lobalsamo e i saluti del Sindaco Michele Laricchia.
Sarà un’edizione diversa dal solito, che terrà conto delle prescrizioni contro il Covid-19, con obbligo di Green Pass, da esibire in caso di controllo a cura delle forze dell’ordine e di utilizzo della mascherina anche se all’aperto.
Al tradizionale rito del falò, si affiancherà, anche quest’anno, la realizzazione di un percorso enogastronomico, che da Piazza Gramsci arriverà alla Basilica della Madonna del Pozzo attraversando Piazza Umberto I, via Roma e via Madonna del Pozzo, durante il quale sarà possibile degustare vini e birre artigianali, prodotti locali e piatti della tradizione, presso diversi stand curati da associazioni e operatori locali.

L’atmosfera sarà resa suggestiva da coinvolgenti spettacoli di musicisti e artisti di strada, che nel tema del fuoco riscalderanno i cuori dei partecipanti e richiameranno la tradizione delle fanoje diffuse nel borgo antico. Gli artisti si esibiranno contemporaneamente in diversi punti del percorso, ed in particolare, nel suggestivo Borgo Medievale allestito dall’associazione Sbandieratori e Musici di Capurso e nella Capurso Antica, allestita dall’associazione Capurso New Events in via Roma, dove troverà spazio l’arte dei sapori, con l’offerta enogastronomica a cura delle associazioni Albatros, Scout, Avis, Azione Cattolica e Civitas Mariae. In questo festival dei sapori locali, troveranno spazio alcune attività locali che per l’occasione presenteranno la loro ricetta del tradizionale calzone di cipolla.

Spazio anche alla musica con la Babbo Band, la Bassa Musica Armonia di Molfetta e i ritmi coinvolgenti dei Kalinka. I giovani dell’associazione Sbandieratori e Musici Civitas Mariae saranno invece energia pura con spettacoli itineranti nelle piazze e nelle vie del paese.
Una originale esibizione di luci e colori sarà proposta sulla facciata della Chiesa Madre, con tre spettacoli di video painting, del noto artista Matthew Watkins accompagnati da spettacoli dal vivo. Un appuntamento da non perdere!

Nel percorso verso la Basilica della Madonna del Pozzo, numerose bancarelle ripropongono la tradizione dei mercatini di natale, realizzati grazie al coordinamento dell’associazione Artistika, segni di Puglia.
Novità dell’edizione 2021, importante fonte di interesse per i più piccoli, sarà la Casa di Babbo Natale, a cura della cooperativa sociale Terrapulia, allestita presso lo storico Palazzo Venisti in via Torricella, che in occasione della Fanoje prevederà un ingresso da via Regina Sforza.

La Fanoje è organizzata dal Comune di Capurso con la preziosa collaborazione delle associazioni capursesi.

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