DSC_0106Che dire?! Sono 11 edizioni. Questa è l’edizione della crisi. L’edizione dell’orgoglio. “Resistere e Insistere” gridava lo scorso anno dal palco sul Sagrato della Reale Basilica il grande maestro Pino Minafra in coda al fantastico ed indimenticabile concerto della sua Minafric. Noi Resistiamo e Insistiamo da 11 anni! Lo facciamo perchè ci piace portare il nostro paese, Capurso, sulle pagine belle e importanti dei giornali di tutta Italia. Le pagine che divulgano belle notizie, cultura, voglia di fare. Le pagine che parlano di un’Italia diversa. Un’Italia unica al mondo. Si perchè noi Italiani siamo il paese culturalmente e musicalmente più evoluto al mondo, forse lo ha detto Benigni prima di me, ma la penso così anch’io (per quanto possa contare). Poche risorse, leggi sbagliate, poca voglia di credere nell’arte, nella cultura e nella musica, non ci fermano e non ci fermeranno mai. Noi Resisteremo e Insisteremo. Resisteremo alle chiacchiere della piazza capursese, e Insisteremo nell’organizzare un grande evento in cui crediamo ciecamente e al quale stiamo dedicando gli anni più belli della nostra vita. Non c’è politica o cattiva-politica che ci fermi! Non c’è critica giusta o sbagliata che sia che possa fermarci! Andiamo avanti: Resistiamo e Insistiamo. È il bello di Credere in quello che si fa. Purtroppo una sensazione che non tutti hanno la fortuna di provare. Noi SI! Buon Multiculturita a chi decide di partecipare nel bene e nel male. Comodamente seduto a una sedia o scomodamente appoggiato a una transenna. Quest’anno c’è la novità dell’abbonamento low-cost: 10 Euro per 4 serate. Il Jazz merita divulgazione, condivisione, amore, passione. Abbiamo il compito di dare la massima visibilità a un genere che non trova spazio nei canali tradizionali in quanto troppo raffinato rispetto alle schifezze offerte dalla televisione e dalla radio. Buon Multiculturita ai tecnici, ai musicisti, ai facchini, a baristi e salumieri, al personale di hotel e ristoranti, ai vigili urbani, agli addetti alla sicurezza, ai volontari, agli artisti che esporranno le loro opere pittoriche, ai tabaccai, alle edicole, ai benzinai, alle tipografie, agli attacchini, agli addetti al volantinaggio, ai tassisti, a chi più ne ha più ne metta…. chi sono? Sono tutte le persone a cui per quattro o forse più giorni un evento come il Summer Jazz Festival dà da lavorare. Si. La Cultura è un lavoro. Non dimentichiamolo mai! Viva Multiculturita!