Condivido in ogni singolo passaggio quanto comunicato dai Sindaci di Capurso, Triggiano, Cellamare, Valenzano e Rutigliano in merito alla gara Aro Ba/7.
In questi giorni un tam-tam mediatico “grillinamente” scatenato dal Sindaco di Noicattaro, sta mettendo in dubbio anni di lavoro, sia della parte politica che della parte tecnica, impegnate in questa difficile gara. Non condanno l’attenzione dedicata all’argomento da parte del Sindaco di Noicattaro, quella è sacrosanta. Condanno invece il modo di denunciare i fatti. Se il Sindaco ha qualche dubbio, non serve fare inutili campagne mediatiche ma molto più semplicemente, come da proprio dovere istituzionale, dovrebbe rivolgersi alle autorità competenti. La politica è una cosa seria. Certi atteggiamenti servono solo a far arrabbiare i cittadini che, di proclami, denunce mediatiche e chiacchiere di ogni genere, ne hanno le scatole piene. O peggio ancora, servono ad allontanare la gente dalla politica, alimentando un sentimento di odio verso la cosa pubblica. Di seguito il comunicato dei Sindaci:

“Desideriamo fare chiarezza sulla situazione della gara d’ambito Aro Ba/7 che condurrà all’individuazione del nuovo gestore unico del servizio di igiene urbana nei sei comuni che ne fanno parte: Triggiano, Noicattaro, Valenzano, Capurso, Cellamare e Rutigliano.
Soprattutto, a seguito delle iniziative, anche di carattere mediatico, che il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, ha inteso intraprendere per rappresentare le ragioni della comunità che governa da diversi mesi, sulle quali non entriamo nel merito, ma che si riverberano anche sulle nostre collettività.
Stigmatizziamo, innanzi tutto, le dichiarazioni, a volte dirette, altre volte “velate”, che il sindaco Innamorato ha rivolto a noi primi cittadini degli altri comuni dell’Aro, nell’ultimo comunicato affidato al blog nazionale del suo Movimento, sulla nostra posizione e sull’amministrazione dei nostri territori.
In primo luogo, non accettiamo la «difesa» d’ufficio dei comuni da noi amministrati su un presunto aumento dei costi di gestione dei rifiuti. Al bene e agli interessi delle nostre comunità provvediamo quotidianamente e non intendiamo cedere sovranità su questo punto.
Sappiamo governare le nostre comunità, ce lo riconoscono i nostri cittadini, per questo incentiviamo confronti, ma non accettiamo, né offriamo «gratuitamente» lezioni su come gestire la cosa pubblica altrui e non sarà certo un «tam tam» mediatico a intimidirci su questa posizione.

Nello specifico, poi, il piano industriale alla base della gara d’ambito in corso è stato approvato dai singoli consigli comunali dopo un’attenta ponderazione dei costi e dei benefici, in termini di efficienza ed efficacia del servizio, legati alle peculiarità dei diversi territori di competenza.
Ricordiamo che proprio Noicattaro ha visto il suo piano industriale approvato una prima volta dal consiglio comunale politico in carica all’epoca e, successivamente, revocato in autotutela, con conseguente congrua riduzione del costo previsto, da parte della gestione commissariale prefettizia, durante i tredici mesi di guida istituzionale del comune.
In ogni caso, i problemi specifici del Comune di Noicattaro, dopo un percorso amministrativo già espletato e in continuità, non possono ripercuotersi su tutte le nostre comunità, generando disagi e oneri allargati.
La massima fiducia riposta nell’individuazione di Noicattaro come comune capofila dell’Aro ci viene oggi ripagata con una condotta che potrebbe determinare serie conseguenze per le nostre comunità. In definitiva, riteniamo che l’assemblea dei sindaci dell’Aro abbia una funzione di indirizzo e non possa intervenire nella gestione. Se vi sono aspetti poco chiari, il sindaco Innamorato o chiunque altro ne abbia interesse, potrà rivolgersi alle Autorità competenti per le necessarie verifiche, ma allo stato e fino a prova contraria, è interesse di tutti i comuni che la gara, nell’ambito della trasparenza e concorrenza, prosegua il suo naturale corso per individuare il gestore unico, in ottemperanza allo spirito della legge.
Diversamente, l’atteggiamento assunto dal comune capofila, paradossalmente, potrebbe generare il procrastinarsi ulteriore di gare-ponte, ordinanze e affidamenti d’urgenza il cui utilizzo è stato chiaramente bocciato sul piano normativo dall’Anac.
Siamo, invece, basiti per la definizione che il sindaco di Noicattaro ha utilizzato nei nostri confronti, con il rafforzativo del virgolettato, appellandoci “esperti della politica”. Riteniamo che sia un’offesa sul piano personale e uno sgradevole inciampo su quello istituzionale, per cui chiediamo al collega Raimondo Innamorato di voler chiarire pubblicamente tale affermazione, eventualmente con una rettifica, come pure il susseguente alone dubitativo sulla presunta mancata vigilanza in merito alla regolarità della procedura di gara e sugli interessi delle comunità amministrate. Ribadiamo che abbiamo operato ed operiamo costantemente per gli interessi della nostra collettività e nell’assoluta legalità. Ogni altra interpretazione rappresenta una mera illazione, degna di pubblica smentita.
Infine, va evidenziato che tale atteggiamento del sindaco di Noicattaro, avendo determinato, di fatto, il procrastinarsi della procedura di gara giunta alla vigilia del suo atto conclusivo, ha fatto sì che la nostra Aro sia stata commissariata dalla Regione Puglia.
Ci chiediamo su chi debbano ricadere eventuali responsabilità sulla probabile dilatazione dei tempi per l’individuazione del gestore unico del servizio di igiene urbana, con i conseguenti maggiori oneri e disservizi per le nostre comunità”.

I SINDACI DEI COMUNI DI
TRIGGIANO – Antonio Donatelli
CAPURSO – Francesco Crudele
CELLAMARE – Michele De Santis
VALENZANO – Antonio Lomoro
RUTIGLIANO – Roberto Romagno